Gli ultimi della steppa, il fascino di un romanzo sul cavallo Przewalskii
Una bella storia sul tema del salvataggio dall'estinzione dei cavalli di Przewalskii: la sintesi del volume "Gli ultimi della steppa" di Maja Lunde (Marsilio, pag. 510, € 20,00).
La narrazione si sviluppa attraverso le vicende di tre persone, che in tre epoche diverse, operano per tentare di salvare i cavalli: in un pauroso futuro dove il riscaldamento globale ha cambiato il mondo e la vita degli uomini, in un mondo dove il riscaldamento non è ancora un fenomeno preoccupante e in un'epoca più vicina all'odierna in cui gli uomini viaggiano ancora per il mondo per raccogliere animali rari e portarli negli zoo.
Ma c'è molto ancora: i rapporti tra i protagonisti e come questi cambiano, col cambiare delle situazioni, e la lotta contro i sensi di colpa che pervade cupamente l'opera. Possiamo concludere che ognuno debba vivere la propria vita. Anche i cavalli.
La lettura richiede molta attenzione per seguire le tre linee temporali che si intersecano, ma la scrittura è limpida e avvincente, soprattutto nella descrizione delle regioni della Mongolia e della psicologia dei personaggi. Non è affatto un libro un pò lezioso sui cavalli, ma sugli esseri umani che che seguono e amano i cavalli, con un messaggio forte che le forti protagoniste diffondono nel loro lavoro in situazioni estreme.
L'Autrice è una nota scrittrice e sceneggiatrice norvegese, che dopo una serie di libri per bambini, ha pubblicato già tre volumi di una quadrilogia dedicata al clima.