Premio Flamenco, tra ricordi e riflessioni sul presente
Era il 1977.…e Flamenco in quell’anno fu il miglior cavallo italiano in assoluto per premi vinti dopo Fiorello, che proprio quell’anno era morto. Ettore Sbardella, l’allevatore di Flamenco, voleva fare ricorso all’Enci per far dare a Flamenco il suddetto premio. Convinsi Ettore a lasciar perdere e cosi’, alla memoria (e che memoria!) fu premiato Fiorello .
L’accoppiata Binetti-Flamenco quell’anno vinse due belle coppe nelle gare riservate ai cavalli italiani che erano due: una tabella A a tempo ed una gara a barrage. Arrivai seconda nella prima gara a tempo e vinsi la piu’ importante a barrage il secondo giorno. Il primo giorno, quando Flamenco entro’ nell’arena non andava avanti, sui primi ostacoli, soffiava preoccupato, da bravo sospettosone qual era. Poi dal numero 3 o 4 si riprese e torno’ lui, ma quel cercare la battuta, oltre il necessario ed il dovuto, mi fece perdere la prima posizione.
Il secondo giorno ando’ tutto benissimo e fu una bella vittoria, partii tra i primi del barrage, tagliai e galoppai al nostro massimo e cosi’ non ci prese nessuno. Le gare del cavallo italiano erano organizzate a Piazza di Siena dall’ENCI e dall’UNIRE, gli enti che allora si occupavano dell’allevamento del cavallo da sella italiano al posto del Mipaaf attuale. L’anno scorso una delle due coppe vinte nel 1977 dal simpatico grigio, e’ stata da me offerta per il miglior 6 anni sella italiano al Master Talent Giovani Cavalli Fise ed e’ stata vinta da Massimo Grossato su Cristella Bella, allevata in Sicilia da Fabrizio La Scala che ne e’ pure il proprietario.
Nella classifica di quella gara dell’anno scorso vediamo al secondo posto Daniela Savio su Asally dell’A allevata in Umbria da Fabrizio Cestrilli e di proprieta’ di Daniela Savio. Terzo un cavallo straniero Pax-Cristo Van’t Laaehof, belga, montato da Christian Fioravanti. Al quarto posto Zagara, sarda, allevata da Angela Manzetta, montata da Chiara Vincenzo, di proprieta’ della Supernight. Quinta Crossandra montata da Matilde Campello , allevata dall’azienda agricola Daniele Luise e di proprieta’ di Marina Sciocchetti. Perche’ il Premio Flamenco ho deciso di assegnarlo al miglior 6 anni, e pure nel 2022?
C’e’ un motivo romantico ed uno tecnico. Il primo e’ perche’ Flamenco aveva 6 anni, quando entro’ in famiglia Binetti, comprato da mio padre da Salvatore Oppes. Aveva 8 o 9 anni quando partecipo’ a quelle gare del cavallo italiano, di cui dicevo, prima di fare la Piazza di Siena “vera”, quando tecnico degli azzurri era il Colonnello Piero d’Inzeo, un paio di anni dopo.
Il secondo motivo ha una valenza tecnica, perche’ e’ a 6 anni che si cominciano a vedere bene le potenzialita’ dei cavalli. Conviene andarci piano comunque, perche’ sono ancora bambini e finiscono di crescere a otto, nove anni. Oggigiorno i cavalli sella italiani hanno sempe piu’ successo sui campi nazionali ed internazionali, per la gioia degli allevatori, dei cavalieri e di tutti gli sportivi italiani.